Descrizione
La pianta presenta fusto eretto, foglie alterne, più o meno lobate, rotonde all’apice e lungamente picciuolate, poco bollose e di colore verde.
All’ascella delle foglie si sviluppano i germogli, composti da numerose foglioline strettamente embricate, da cui fuoriescono piccole teste globose o grumoli, i quali rivestono il fusto dalla base alla sommità.
Tali grumoli, raccolti quando hanno la grossezza di una noce o al massimo di circa un uovo di gallina, costituiscono le parti eduli più pregiate del cavolo di Bruxelles (Cavoletti di Bruxelles).
Nel secondo anno di vita, dai grumoli e dalle gemme nate all’ascella delle foglie.
Originario del Belgio, il cavolo di Bruxelles è coltivato soprattutto in Europa, in particolare in Inghilterra, Francia e Olanda. La tradizione vuole che siano stati importati in Italia dalle truppe romane di occupazione del territorio belga; oggi, tuttavia, sebbene siano apprezzati per il loro sapore unico, i cavoletti sono poco coltivati negli orti italiani (la produzione va da settembre a marzo).Il cavolo di Bruxelles viene prodotto esclusivamente in pieno campo.
Considerando un tempo di coltivazione delle piante compreso fra 6 e 8 settimane, la semina principale viene effettuata fra marzo e metà maggio;
le piantine si trapiantano quando hanno raggiunto l’altezza di 20-25 cm.
Per garantire delle produzioni precoci (agosto-settembre), la semina viene anticipata di un mese.
Questa varietà vegeta bene nelle zone caratterizzate da estate fresca e umida e da inverno mite;
per la sua coltivazione non bisogna usare concimi troppo ricchi d’azoto in quanto le piccole teste globose perderebbero la loro caratteristica compattezza
All’ascella delle foglie si sviluppano i germogli, composti da numerose foglioline strettamente embricate, da cui fuoriescono piccole teste globose o grumoli, i quali rivestono il fusto dalla base alla sommità.
Tali grumoli, raccolti quando hanno la grossezza di una noce o al massimo di circa un uovo di gallina, costituiscono le parti eduli più pregiate del cavolo di Bruxelles (Cavoletti di Bruxelles).
Nel secondo anno di vita, dai grumoli e dalle gemme nate all’ascella delle foglie.
Originario del Belgio, il cavolo di Bruxelles è coltivato soprattutto in Europa, in particolare in Inghilterra, Francia e Olanda. La tradizione vuole che siano stati importati in Italia dalle truppe romane di occupazione del territorio belga; oggi, tuttavia, sebbene siano apprezzati per il loro sapore unico, i cavoletti sono poco coltivati negli orti italiani (la produzione va da settembre a marzo).Il cavolo di Bruxelles viene prodotto esclusivamente in pieno campo.
Considerando un tempo di coltivazione delle piante compreso fra 6 e 8 settimane, la semina principale viene effettuata fra marzo e metà maggio;
le piantine si trapiantano quando hanno raggiunto l’altezza di 20-25 cm.
Per garantire delle produzioni precoci (agosto-settembre), la semina viene anticipata di un mese.
Questa varietà vegeta bene nelle zone caratterizzate da estate fresca e umida e da inverno mite;
per la sua coltivazione non bisogna usare concimi troppo ricchi d’azoto in quanto le piccole teste globose perderebbero la loro caratteristica compattezza
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