Descrizione
La Rucola selvatica non è l’insalata a cui tutti siamo abituati con la sola differenza di essere cresciuta spontaneamente. Con questo termine si indica invece una pianta diversa con delle specifiche caratteristiche e proprietà che vi presenteremo nel nostro articolo.
La rucola selvatica è ottima in cucina come contorno per tanti piatti gustosi e non ha particolari controindicazioni.
Possiamo sentirla chiamare con diversi nomi: “rucola officinale”, “ruchetta selvatica”, “Eruca Sativa”. E’ sempre la stessa pianta e non è quella della rucola “insalata”. Si tratta di una pianta spontanea appartenente alla famiglia delle Crucifereae che possiamo vedere crescere spontaneamente in zone con caratteristiche molto differenti. Sia in pianura che in alta montagna. Possiede delle proprietà preziose per la nostra salute e per di più afrodisiache, che possono interessare anche a chi è sano come un pesce. E’ da tempo che la rucola selvatica è nota per i benefici che può apportare e quindi raccolta fin dall’antichità.
Pur assomigliando alla rucola coltivata, altrimenti non si spiegherebbe nemmeno il nome, quella selvatica ha delle caratteristiche che permettono di riconoscerla anche ai non esperti. Ad esempio ha degli steli più lunghi e sottili e le sue foglie presentano margini dentellati, produce dei fiori di colore giallo. Se la assaggiamo, possiamo notare che il suo sapore è ancora più intenso e forte rispetto a quello della rucola coltivata, e perfino più piccante.
Caratteristiche
-
Esigenze pedoclimatiche
E’ una pianta rustica senza esigenze particolari, adattandosi praticamente a quasi tutti i tipi di terreno e a condizioni climatiche anche avverse. -
Tempi di semina e trapianto
Può essere agevolmente portata a germinazione a partire dall’inizio della primavera o da gennaio-febbraio se il freddo non è particolarmente intenso. Si semina a spaglio direttamente nell’area dove si intende coltivarla, (basta un piccolo fazzoletto di terra per ottenerne grandi quantità). -
Lavorazioni
Non necessita di particolari lavorazioni, la sua rusticità le permette di crescere anche in mezzo ai prati, basta una lavorazione superficiale del terreno. -
Fertilizzazione
Non necessita di particolari fertilizzazione, importante non apportare azoto per evitare la concentrazione di nitrati nelle foglie. -
Cure colturali
Regolari innaffiature nel periodo estivo, in genere non necessita di trapianti o di particolari cure colturali, a parte la pulizia dalle infestanti e un’accurata cimatura per evitare di farla montare precocemente a seme.
Pagamento e Sicurezza
Le tue informazioni sono riservate e sicure. Non conserviamo e non abbiamo accesso ai dati della tua carta.